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La città e le sue mura incerte / Murakami Haruki

"Cosa è reale e cosa non lo è? Tanto per cominciare, esiste davvero, in questo mondo, un muro divisorio fra la realtà e l'irrealtà?"

La città e le sue mura incerte di Murakami Haruki

Trovo che questo romanzo lungo, avvolgente, meraviglioso, rappresenti un po’ la summa dell’opera e del pensiero di Murakami. Lo racconta l’autore stesso nella postfazione, è stato un lungo percorso che lo ha portato a finirlo.

Non posso che consegnarlo, nella sua malinconica poesia. L’amore per i libri, il jazz, il dialogo tra vivi e morti, un omaggio a Gabriel Garcia Marquez sono solo alcuni degli aspetti che ho amato. E dopo 500 pagine avrei voluto ce ne fossero altre cinquecento.

“Cosa è reale e cosa non lo è? Tanto per cominciare, esiste davvero, in questo mondo, un muro divisorio fra la realtà e l’irrealtà?
Forse sì, mi sono detto. Anzi, esiste senza ombra di dubbio. Ma è infinitamente mutevole. Va cambiando consistenza e forma in funzione delle circostanze e delle persone. Come fosse vivo.”

La trama

Diciassette anni lui, sedici lei. Si sono conosciuti in occasione di un concorso letterario aperto alle scuole della circoscrizione. Lui ha sfidato la timidezza e le ha lasciato il suo indirizzo, proponendole di scambiarsi delle lettere. Non sopportava l’idea di non vederla più. Vivono in città diverse e non hanno un posto per sé: ai loro sporadici incontri fa da sfondo il paesaggio urbano – i giardinetti, l’orto botanico, la stazione -, passeggiano in riva al mare o lungo il fiume, sospinti dalla promessa del futuro. È l’incanto del primo amore. Durante le interminabili chiacchierate, lei comincia a raccontargli di una città circondata da mura altissime, con un bel fiume, tre ponti di pietra, una torre di guardia, basse colline, un orologio senza lancette che sovrasta la piazza principale, unicorni dal mantello dorato, invisibili uccelli notturni.

Qui le persone conducono un’esistenza frugale, ma senza privazioni. In realtà la vera lei è lì che vive, gli confida. Quella davanti a lui è soltanto un’immagine sbiadita, un’ombra, che ha preso il suo posto. Nella città dalle alte mura lei lavora in biblioteca: dalle cinque del pomeriggio fino alle dieci di sera aiuta il Lettore dei sogni. Sarà lui a ricoprire quel ruolo, gli dice, perché possiede i rari requisiti richiesti per la misteriosa funzione. Nei mesi in cui si frequentano, lui annota ogni dettaglio di quel luogo segreto che conoscono solo loro, e che vanno costruendo insieme. Poi, all’improvviso, la ragazza scompare. Per ritrovarla, lui dovrà spingersi oltre lo spazio e il tempo e sconfiggere le temibili barriere che li separano.

Ma solo chi lo desidera con tutto il cuore può superare le alte mura ed entrare finalmente nella città. Mondi dalle sfumature oniriche, chimere intrise di malinconia, enigmatiche suggestioni che rapiscono e incantano: “La città e le sue mura incerte” è immerso nelle atmosfere ipnotiche e rarefatte che hanno reso celebre Murakami Haruki. Eppure si rivela anche un romanzo ben radicato nella realtà, una profonda riflessione sullo scorrere del tempo, sul rimpianto di ciò che abbiamo perduto, sugli sconfinamenti della verità, sul senso della nostra esistenza.

Leggi questa intervista alla traduttrice Antonietta Pastore

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