08 Gen Casa dolce casa / Ana Reyes
Abbiamo tutti bisogno di una casa a cui tornare
Casa dolce casa di Ana Reyes
Un thriller psicologico da leggere nelle sere invernali. Una lettura piacevole e scorrevole. Maya deve liberarsi dalle paure e dai traumi che le impediscono di vivere da tempo per affrontare una volta per tutte il fantasma dell’uomo manipolatore che ha conosciuto suo malgrado negli anni della scuola.
La mente può giocare brutti scherzi e l’illusione può diventare la casa che ci conforta, ma allo stesso tempo può imprigionare.
La trama
Almeno due donne sono morte misteriosamente in compagnia dello stesso uomo, Frank. Maya ha solo diciassette anni quando vede morire la sua migliore amica, Aubrey: un attimo prima stava parlando con il ragazzo più affascinante ed enigmatico di Pittsfield, Massachusetts, per cui Maya ha un’irresistibile cotta, e l’attimo dopo è a terra. Nessuna arma né veleno né contatto, solo l’orribile sospetto che il colpevole sia Frank. Sette anni dopo, Maya sta cercando di ricostruirsi una vita altrove quando, una notte, il passato ritorna. In un video virale assiste a una scena identica: una donna muore di colpo accanto a un Frank solo un po’ più vecchio. Era proprio lui, dunque, l’assassino di Aubrey? I dubbi la tormentano, insieme a una potente crisi di astinenza da benzodiazepine, che Maya assume da anni contro l’ansia e l’insonnia. Nella sua mente, oltre al pensiero dell’amica e di Frank, si affaccia insistente l’immagine di una casa nel bosco, accanto a un torrente che sembra incantarla con il suo gorgoglio. Ma cosa è successo davvero quel giorno? Qual è il confine tra i suoi ricordi confusi e la realtà? È arrivato il momento di avventurarsi in quel bosco, di tornare a casa.
Mi ha ricordato molto L’educazione delle farfalle
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