04 Lug Un caso speciale per la ghostwriter / Alice Basso
Il mio incontro con la ghostwriter Vani Sarca
Recensione Un caso speciale per la ghostwriter di Alice Basso.
Sicuramente ho sbagliato io, partendo dall’ultimo romanzo della serie di Vani Sarca. Eppure non sono riuscita a entrare in sintonia né con il personaggio, né con la storia. E mi sento un po’ strana, dato che in rete ho trovato solo commenti entusiastici.
Vani Sarca, per chi non lo sapesse, è una ghostwriter un po’ punk, sicuramente molto alternativa, intelligente e con qualche problema di socialità. Lavora per una casa editrice ed è circondata da amici che rappresentano un po’ una seconda famiglia, che sicuramente per lei prende il posto di quella biologica, dalla quale non si sente capita.
In questo romanzo si dà da fare per ritrovare il suo ex capo, con il quale ha avuto sempre un rapporto a dir poco burrascoso, che sembra svanito nel nulla. La protagonista dovrà anche crescere e imparare che i cambiamenti spaventano, ma prima o poi sono indispensabili.
Nel romanzo si parla anche di libri, con numerose citazioni dalle quali traspare la cultura letteraria della scrittrice e del mondo difficile e a volte ostile dell’editoria. Una realtà in cui c’è poco spazio per il sentimento e gli ideali, dominata dalle leggi del mercato.
Mi è piaciuta la parte (non vi spoilero nulla) in cui si parla di letteratura erroneamente bollata come per “l’infanzia”. Sono perfettamente d’accordo sul fatto che sia indispensabile conoscere Huckleberry Finn o Alice nella vita, a qualunque età.
Insomma, gli ingredienti per un’ottima storia ci sono tutti. Però.
C’è un però: non sono riuscita ad appassionarmi alla trama, tirata spesso in lungo. La scrittrice è sicuramente capace e molto brava con le parole. Ma credo che ne usi troppe. A volte la lettura risulta pesante. E poi va bene l’ironia, ma qui secondo me ce n’è fin troppa. Tanto che l’effetto è un po’ forzato.
Ultimamente, come già avvenuto con la mia recensione del Il trono di spade vado un po’ controcorrente. Eppure non posso non essere sincera con voi. Non credo che leggerò le puntate precedenti della storia di Vani Sarca.
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