
20 Feb Come l’arancio amaro / Milena Palminteri
«Carlotta mia, io dell’arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.»
Come l’arancio amaro di Milena Palminteri
«Carlotta mia,
io dell’arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male.
Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.»
Questa storia si svolge in Sicilia, tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del secolo scorso. Protagoniste sono tre donne, tutte nate nel “tempo sbagliato”, che rende quasi impossibile realizzare le proprie aspirazioni.
Nardina, Sabedda e Carlotta sono legate da un filo che si rivela solo pagina dopo pagina. Una storia che mi ha rapita, anche grazie alla scrittura di Milena Palminteri che è evocativa, raffinata, e con quel giusto tocco di sicilianità che permette di immergersi totalmente nelle scene.
Siamo tutti legati, ne sono convinta, e un romanzo come questo lo ritrova, andando a scavare a fondo nelle relazioni, nei matrimoni, nei desideri e nelle paure, nel mondo difficile e intricato della maternità voluta o negata.
Non c’è però solo la storia delle donne e del loro desiderio di riscatto in un mondo che le vuole relegare a poco più di pupazzi nelle mani dei maschi. In questo libro c’è la Storia della Sicilia, tra il fascismo, la guerra e la ritrovata libertà, un luogo dove, per citare Tomasi di Lampedusa, “tutto deve cambiare perché nulla cambi”.
La trama

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