04 Dic Lezioni di chimica / Bonnie Garmus

La cucina è chimica. E la chimica è vita

Lezioni di chimica di Bonnie Garmus

Non accontentarci di essere come le regole, le convenzioni, il mondo vogliono che siamo. E’ questo il messaggio che arriva forte e ancora attuale da Lezioni di chimica. Una storia che sa far ridere e piangere, fa arrabbiare e anche sognare. E quello che rimane valido, dall’America degli Anni Cinquanta a oggi è il valore di non rinunciare, mai, ai propri sogni, al proprio modo di amare, agli obiettivi e alla propria essenza.

Elizabeth e gli amici meravigliosi che la circondano diventano persone che si vorrebbe poter incontrare a cena, mentre tutti abbiamo già incontrato nella vita almeno uno dei suoi osteggiatori.

“Lezioni di chimica” è un forte invito a continuare a crederci, sempre. E a non svalutarsi, non permettere a nessuno, mai, di calpestarci. Soprattutto in quanto donne.

E vi lascio questa citazione che adoro:

“Non permettete che i vostri talenti restino in letargo, signore mie. Progettate e costruite il vostro futuro. Stasera, tornate a casa, chiedetevi cosa cambierete. E poi mettetevi all’opera”.

La trama

Elizabeth Zott è magnetica. Se entra in una stanza, state certi che non le staccherete gli occhi di dosso: perché è bella, e perché ha quel modo schietto di esprimere il proprio pensiero, che scende come una lama sulla superficie molle della morale comune. Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all’Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere.

Lezioni di chimica è anche una serie tv 

La serie ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 4 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Spirit Awards, 1 candidatura a Directors Guild. Non so se la guarderò, per non rovinare le immagini del romanzo che mi sono costruita leggendo.

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