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miss islanda di Auður Ava Ólafsdóttir

Miss Islanda / Auður Ava Ólafsdóttir

Tutti vogliono che Hekla diventi la nuova reginetta di bellezza d'Islanda. Ma il suo unico sogno è scrivere

Miss Islanda di Auður Ava Ólafsdóttir

Questo romanzo è un viaggio nella magia dell’Islanda, tra il freddo, la pioggia, i gabbiani seguendo il sogno di Hekla di diventare una scrittrice. Siamo negli anni Sessanta in una società conservatrice e maschilista, dove una donna può essere moglie e madre o, al massimo, diventare Miss Islanda.

Hekla non accetta quello che il mondo decide per lei e non rinuncia alla scrittura, la sua missione, il suo conforto, ciò che la rende unica.

Come uno dei vulcani che all’improvviso si risvegliano, le parole che nascono in lei devono esplodere e diventare narrazione, a qualunque costo.

Splendido il personaggio di Dj, il suo migliore amico, anche lui rifiutato dal mondo che li circonda.

E poi ci sono i paesaggi dell’Islanda, così fredda, inospitale, affascinante e bellissima. Da leggere in questi giorni che ci avvicinano all’autunno, sorseggiando una tazza di cioccolata calda. Per viaggiare, grazie a un libro.

per un viaggio lontano che parla di coraggio di donne leggi anche Le quattro casalinghe di Tokyo

La trama

Nell’Islanda degli anni Sessanta una donna dovrebbe solo gestire la casa e occuparsi dei figli. O, al massimo, ambire al titolo di Miss Islanda. E questo vale anche per Hekla, la splendida ragazza che è appena arrivata a Reykjavík da un angolo remoto dell’isola. In tanti le suggeriscono di partecipare al prestigioso concorso di bellezza, ma i suoi sogni non prevedono fornelli, pannolini o coroncine: Hekla vuole diventare una scrittrice. Non basteranno un buon impiego, un gatto o l’amore di un poeta a farle cambiare idea. Perché Hekla, che porta il nome di un vulcano, ha un cuore inquieto e in sé la forza di un fiume di lava incandescente.

Cielo in fiamme, pioggia di cenere, macigni di lava: Hekla è solo una bambina quando suo padre la conduce lontano da casa, fino alle pendici del vulcano di cui porta il nome. È un’eruzione spettacolare che interrompe un secolo di quiete, quella del 1947. Un evento eccezionale per l’Islanda, ma anche per Hekla, che da allora ha negli occhi la meraviglia di chi ha scoperto il mondo e guarda sempre in alto, sperando di scorgere altri cieli. Con quello stesso sguardo sognante, a ventun anni Hekla decide di lasciare i prati di Dalir, tanto vasti quanto sterili per un desiderio come il suo. Perché Hekla vuole diventare una scrittrice, e solo nella capitale potrà frequentare gli ambienti letterari e avere contatti con le case editrici. Hekla ha talento, ma c’è un ostacolo insormontabile: è una donna, e «i poeti sono maschi». Come tutte, Hekla dovrebbe sposarsi e occuparsi dei figli.

E soffocare ogni ambizione, come ha fatto Ísey, l’amica d’infanzia sua coetanea, che si è trasferita a Reykjavík per il marito ed è già madre. Quando arriva in città, Hekla va a vivere da DJ Johnsson, il suo piú caro amico, con cui condivide la fame di sogni e libertà.

Per conoscere meglio la scrittrice Auður Ava Ólafsdóttir

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