fbpx

Cinque scrittrici e scrittori che mi hanno cambiato la vita /

Ecco le cinque scrittrici e scrittori che mi hanno cambiato la vita (non in ordine di importanza). Ce ne sono molti altri, ma oggi vi propongo loro.

Carlos Ruiz Zafon

Spagnolo, è l’autore de “L’ombra del vento”, primo romanzo della serie del “cimitero dei libri dimenticati”. Questo romanzo, e quelli che sono seguiti, mi ha rapita e ammaliata. Ha saputo unire elementi della fiaba e del noir per una storia che ci porta in una antica libreria di Barcellona, tra misteri, storie del passato e mistero.

Belli anche gli altri romanzi che ha scritto, come ad esempio, “Marina”. Ci ha lasciati troppo presto, nel 2018. Sono certa che avrebbe potuto regalarci molte altre storie meravigliose.

Stieg Larsson

 

Giornalista e scrittore, nella “Trilogia Millennium” (proseguita dopo la sua morte con altri libri firmati da David Lagercrantz), ha creato uno dei personaggi che amo di più, Lisbeth Salander, giustiziera, hacker, geniale e spietata. Non solo, il personaggio di Mikael Blomkvist è diventato per me il modello del giornalista investigativo. Tutto sullo sfondo di una Stoccolma ammaliante.

La trilogia è formata da “Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco”, “La regina dei castelli di carta”.

Patricia Cornwell

Grazie a lei ho scoperto il genere thriller. Ricordo ancora di aver divorato “Postmortem”, preso in biblioteca, una vera rivelazione per me. Kay Scarpetta è e resterà sempre uno dei miei personaggi del cuore. La serie, procedendo, ha perso purtroppo un po’ di smalto, ma i primi libri sono tutti bellissimi e indimenticabili.

Elsa Morante

“La Storia” è stato il romanzo che mi ha fatto capire come la scrittura possa essere impegno, possa raccontare le vite delle persone, anche quelle che forse appaiono insignificanti. Ho letto anche altri romanzi di Elsa Morante bellissimi e magici, come ad esempio Lo scialle andaluso, o Ara Coeli, che sprigionano una potenza che mi travolge. Ho approfondito la sua vita, letto le sue lettere e ho conosciuto la figura di donna e di intellettuale, secondo me immensa.

Jack Kerouac

“On the road” è un libro che ho letto e sottolineato, condiviso nelle discussioni con gli amici, quando avevo 18 anni. Insieme ai poeti della Beat Generation. Kerouac rappresenta la voglia di libertà, sia nella vita che nella scrittura, il sogno, il mito. Mi accompagnerà per sempre.

Nessun commento

Invia un commento