02 Ago Le aquile della notte / Alice Basso
La dattilografa Anita e un nuovo caso nelle Langhe
Recensione Le aquile della notte di Alice Basso
Un delizioso, intrigante e divertente giallo ambientato tra la Torino e le Langhe del 1935. Il nuovo romanzo della serie di Anita Bo, firmata da Alice Basso, è stato una bella sorpresa per me. Ho adorato la protagonista, delicata e maliziosa, una coraggiosa dattilografa che teme l’avvicinarsi della data delle nozze con un fidanzato atletico e fascista. Non ha però nessuna paura quando deve scoprire la soluzione di un omicidio.
Alice Basso racconta la vita di un’Italia in un’epoca nera della Storia, ma con il tocco di realismo che ci mostra le persone nella propria vita quotidiana. E, come lei stessa mi ha spiegato, con la capacità che anche in quell’epoca i giovani avevano di divertirsi. E l’intraprendenza, la voglia di osare. Si racconta anche l’embrione di una voglia di libertà e di una Resistenza che, qualche anno dopo, farà la nuova Italia.
E poi il messaggio, per me bellissimo, che scrivere e leggere sono un atto di estrema libertà.
Tutto con la lieve ironia che permette di leggere rilassandosi e godendosi una piacevolissima evasione. Con quel tocco di rosa che ci vuole.
Portatevi in vacanza la serie di Anita Bo che, con il prossimo libro, si concluderà. E chissà se l’amore trionferà. Ovviamente, è quello che speriamo tutti.
La trama
Langhe, 1935. La fuliggine delle fabbriche lascia il posto al dolce profilo delle colline infiammate dai colori dell’autunno. Mentre guarda il paesaggio che scorre dal finestrino del treno, Anita sa che ad attenderla non è una vacanza, ma una trasferta di lavoro per la rivista di gialli «Saturnalia», in compagnia dell’immancabile Sebastiano Satta Ascona. Per lei è così raro lasciare Torino che tutto le sembra meraviglioso. Inoltre è il periodo della vendemmia, il momento ideale per visitare le Langhe. Se non fosse che, pochi giorni dopo il suo arrivo, il corpo di un ragazzo viene trovato al limitare del bosco.
In quel breve lasso di tempo, Anita ha scoperto che, insieme ad altri coraggiosi coetanei, il giovane faceva parte di un gruppo scout, in segreta violazione dei divieti imposti dal regime. Anita rimane affascinata da quella dimostrazione di carattere. E intanto, forse ispirata dal rosso del vino e dai mille volti di una terra ricca di inaspettati misteri, si avvicina come mai accaduto prima a Sebastiano.
Ma perdere il controllo è un rischio, soprattutto se ci sono una verità da scoprire e la morte di un ragazzo a cui rendere giustizia. Anita è consapevole che solo le parole dei suoi amati detective possono mostrarle la strada verso la verità. Anche se il coraggio di non fermarsi davanti a nulla deve trovarlo dentro di sé. E ora ha bisogno di molto coraggio, perché i fili delle sue intuizioni la portano dove non avrebbe mai immaginato. Anita è di nuovo qui e con lei i racconti gialli che hanno fatto la storia della letteratura. Sullo sfondo dei vigneti incantevoli delle Langhe, la morte arriva puntuale, ma anche l’amore. Nessuno dei due in modo semplice, questo ormai Anita l’ha capito.
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Se ami i cozy crime, leggi anche la serie de L’Allieva
oppure la serie de L’apprendista reporter
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