13 Feb The Game / Alessandro Baricco
L'insurrezione mentale che ha rivoluzionato il nostro mondo
L’era digitale e l’umanità: una rivoluzione sotto i nostri occhi
Recensione The Game di Alessandro Baricco
Vi siete mai fermati a pensare a quanto la nostra vita sia cambiata da quando il digitale è entrato nella nostra quotidianità? Forse tante volte, ma senza comprendere la portata di una rivoluzione che ha trasformato il nostro modo di rapportarci alle cose, di risolvere i problemi, addirittura smantellando le strutture stesse della nostra società.
E’ la tesi che Alessandro Baricco illustra in “The Game”, non un romanzo, ma nemmeno un tedioso saggio. E’ piuttosto un viaggio alla scoperta di cosa è accaduto da quando nel mondo è arrivata la rete. Anzi, ancora prima: da quando il calciobalilla è stato sostituito dal flipper.
Un’insurrezione mentale: così viene definito dal fondatore della scuola Holden di Torino il “Game”, il gioco come lo battezza, che ha minato via via tutti i principi del Novecento. Tutto facile, tutto alla portata di tutti. Non ci sono più èlite, non ci sono più esclusi.
Una reazione ai drammi del secolo scorso
La nascita del Game, secondo Baricco, non avviene in modo organizzato né secondo principi ideologici scritti. Ma ciò non significa che sia nato casualmente. L’insurrezione mentale che lo ha prodotto è nata dall’esigenza dell’umanità, e in questo caso dei pionieri della Silicon Valley, di lasciarsi alle spalle le tragedie del Novecento, minarne le basi e quindi renderne impossibile il ripetersi nella Storia.
Trovo interessante la tesi di Baricco, anche quando si avventura nell’analisi dei limiti e dei problemi del Game. Un’invenzione che forse sta sfuggendo di mano, dal momento che i suoi creatori stessi probabilmente non ne potevano immaginare le potenzialità. Il Game ha bisogno di umanesimo, scrive Baricco. Ma non è l’umanesimo stesso a dover andare incontro e adattarsi in qualche modo a questo nuovo mondo.
Inutile aggrapparsi alla nostalgia dell’era analogica. E’ ora di pensare al digitale. Baricco, nella sua ricostruzione sicuramente interessante, ci invita soprattutto alla riflessione. Credo che effettivamente noi, nati quando non c’era un computer in ogni casa e l’Iphone non potevamo nemmeno immaginarcelo, abbiamo difficoltà ancora a capire cosa è accaduto e sta accadendo. Ma è ora di iniziare a indirizzare questo grande “gioco” e, sì, renderlo più umano.
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